liberamente ispirato a
Chthulucene. Sopravvivere su un pianeta infetto di Donna Haraway
regia
Igor Samperi, LAC
azioni sceniche
Ariella Vidach
performer (in ordine alfabetico)
Sofia Casprini
Francesco Marilungo
Bintou Ouattara
Alice Raffaelli
Ariella Vidach
Midori Watanabe
voice over
Anahì Traversi
coordinamento di progetto
Carmelo Rifici, LAC
assistente alla regia
Anna Domenigoni, LAC
consulenza drammaturgica
Riccardo Favaro
direttore della fotografia, camera e colorist
Pietro Tafaro
montaggio e visual effects
Igor Samperi, LAC
Pietro Tafaro
set design, realizzazione scene e attrezzeria
Roberta Pagliari
set decoration, realizzazione scene e attrezzeria
Matteo Bagutti, LAC
costumi
Roberta Pagliari
Andrea Portioli
musiche e sound design
Brian Burgan, LAC
mastering
Lara Persia - Lemura Recording Studio
sarta
Andrea Portioli
trucco
Sofia Buob
Roberta Pagliari
grip
Mattia Gandini, LAC
script
Nicola Fiori, LAC
delegati di produzione
Vanessa Di Levrano, LAC
Maria Fico, LAC
Nicola Fiori, LAC
produzione
LAC Lugano Arte e Cultura
si ringraziano per la partecipazione (in ordine alfabetico)
Eric Bazzocco
Nif Brascia
Kilian Cappelli
Arianna Cavallo
Tania Fernandez Cerrato
Florencia Christen
Sandro Ciaccio
Ridwan Di Clemente
Luca Gessi
Mirko Giacobbe
Salvatore Giacobbe
Joy Gianinazzi
Serena Giannini
Lerna Kalan
Matteo Lovato
Mi Jung Manfrini Capra
Anna Neuenschwander
Gianluca Prato
Alyssa Scandella
Rosmariee Stuker Zysset
Larsen Verzilli
si ringraziano
Leana Beauty Lugano
Fondazione del Parco delle Gole della Breggia
Spazio Morel Lugano
Fire Fenix Softair Team
1st Lynx Airsoft Team
Grotto del Mulino Morbio Inferiore
si ringraziano per la collaborazione tecnica
Patrick Lupini
Alessandro “Hollywood” Federer Stan
Davide Gianola
Emanuele Magni
Andrea De Poi
Nello Sofia
Lingua Madre.
Le 5 Camille.
Igor Samperi firma la regia di Le 5 Camille, cortometraggio di finzione che ha ideato traendo libera ispirazione dal quinto capitolo I bambini del compost del romanzo Chthulucene. Sopravvivere su un pianeta infetto della filosofa e scrittrice americana Donna Haraway, in cui scopriamo i possibili futuri diversi dei protagonisti, cinque Camille che appartengono a cinque diverse generazioni di un tempo a venire. Un lavoro in cui Samperi dirige sei performer avvalendosi delle azioni sceniche di Ariella Vidach, della fotografia di Pietro Tafaro, delle musiche di Brian Burgan e della voce narrante di Anahì Traversi. Guarda.
Performer
Sofia Casprini
Nasce nel 1994 in provincia di Firenze. Nel 2016, ottiene la laurea BA presso l’università Trinity Laban conservatoire of music and dance e nel 2018 il Master in performing arts presso la London Contemporary dance school. Inizia a lavorare per la compagnia inglese EDge Dance Company, diretta da Jeanne Yasko. Collabora inoltre con compagnie quali Scottish dance theatre e Danish Dance theatre e lavora per Dam Van Huynh, Shobana Jeyasingh, Karen and Allen Kaeja e Tony Adigun. Attualmente lavora in Italia per Sanpapié Dance and Physical Theatre di Lara Guidetti, per Ariella Vidach - AiEP e per artisti internazionali quali Jonathan Burrows (UK) e Martin Talaga (CZ).
Fracesco Marilungo
Dopo gli studi in Ingegneria Termo-meccanica e un periodo di ricerca nel settore aerospaziale, volge il suo interesse verso le arti performative formandosi presso l'Atelier di Teatrodanza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.Dal 2010 viene a contatto con danzatori e coreografi di fama internazionale - Lisa Kraus ed Elena Demyanenko (Trisha Brown Dance Company), Cristina Morganti, Julie Anne Stanzak, Juliana Neves e Quan Bui Ngoc (Les Ballets C de la B), Gabriela Carrizo (Peeping Tom), Masaki Iwana, Yasmine Hugonnet, Jan Fabre, Gisele Vienne e Claudia Dias. Con quest'ultima continua ad approfondire la pratica del RTC Method. Come performer lavora con vari artisti tra cui Enzo Cosimi, Alessandro Sciarroni, Jonathan Burrows/Matteo Fargion e Antonio Marras. Parallelamente all’attività di danzatore intraprende un proprio percorso autoriale alla ricerca di un codice personale che metta in relazione la performance art e la danza contemporanea. I suoi lavori sono programmati in festival nazionali e internazionali.
Bintou Ouattara
Attrice, danzatrice, si forma come attrice al Centro Desire Some a Bobo Dioulasso in Burkina Faso. Raggiunge la notorietà partecipando nel ruolo di Penda al serial televisivo Les Bobodioufs trasmesso dalla televisione dei paesi dell'Africa francofona. Nel 2005 partecipa alla messa in scena di Vertical Palace Stories spettacolo di danza contemporanea diretto da Virgilio Sieni. Nel 2011 si diploma alla Scuola Teatro Arsenale di Milano. Ha collaborato con diversi registi e drammaturghi tra cui Sonia Antinori, Enzo Cosmi e Ariella Vidach Collabora con il SuqFestival di Genova, ed è attualmente in tournèe con gli spettacoli Da madre a madre, Senza Sankara vincitore di MigrArti spettacolo 2016, Kanu, vincitore del premio In Box Verde 2019 e Dannatamente libero, coprodotto da Mittelfest 2020.
Alice Raffaelli
Nasce a Rovereto nel 1991. Nel 2010 si sposta a Milano per frequentare il corso triennale di formazione per danzatori della scuola civica Paolo Grassi, dove ha modo di studiare con coreografi come Cesc Gelabert, Catherine Diverres, Enzo Cosimi, Luca veggetti. Negli anni successivi al diploma lavora come interprete per Cosimi, e parallelamente con altri coreografi, con visioni sul movimento molto diverse tra loro, come Cristina Rizzo, Luca Veggetti, Francesco Marilungo, Irene Russolillo, Serena Malacco (Cie Jukebox). Nel frattempo si affaccia al mondo del teatro di parola grazie alla collaborazione con la compagnia The Baby Walk, per la quale è interprete nel progetto Trilogia sull’identità. Nel 2018 è tra le finaliste del premio Ubu, categoria miglior performer femminile under 35.
Ariella Vidach
Nata ad Umag (Croazia), si forma nella New York degli anni Ottanta con i protagonisti della danza postmoderna americana, tra cui Trisha Brown e Steve Paxton. Inizia la sua produzione proprio nella metropoli statunitense con la realizzazione di performance che saranno presentate anche in Europa.
Torna nel 1990 e dopo un primo periodo di attività in Svizzera, nel 1996 costituisce a Milano la compagnia di danza Ariella Vidach - AiEP, con la quale produce performance multimediali che affiancano alla ricerca coreografica l’interesse per il rapporto tra corpo e tecnologia. Realizza numerose produzioni, continuando la sua attività di ricerca e l’impegno nella divulgazione del rapporto tra danza e tecnologie interattive. Nel 2013 viene insignita, per il lavoro innovativo e di ricerca tra tecnologia interattiva e danza, del premio WSA e-content creativity promosso dalle Nazioni Unite. È attiva nel sostegno dei giovani autori con il progetto residenze NAOCREA (2009-2017), di cui è direttrice artistica, e con l’insegnamento presso la Scuola Paolo Grassi e all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.
Midori Watanabe
Nata a Tokyo, fin da piccola ha studiato danza classica, poi moderna e contemporanea. Dopo il conseguimento della laurea in textile design presso Junior College of Musashino Art University a Tokyo, si trasferisce in Italia dove frequenta l’Accademia di belle arti di Carrara. Scopre che l'espressione corporea è l'arte che preferisce e si iscrive e si diploma al corso di Atelier Teatro Danza presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Ha lavorato con Ariella Vidach, Artemis Danza, Corte Sconta, Enzo Cosimi, Michele Pogliani, Paco Decina, Cirque du Soleil. Dal 2002 al 2008 partecipa al musical Notre-Dame de Paris di Riccardo Cocciante, versione italiana e originale francese, coreografia di Martino Muller, e a Tosca-Amore disperato di Lucio Dalla, coreografia Daniel Ezralow. Attualmente è danzatrice e assistente alla coreografa presso la compagnia Ersilia Danza di Laura Corradi di Verona. Inoltre collabora come danzatrice e coreografa in assoli, spettacoli e performances con diversi artisti. Partecipa come insegnante di danza contemporanea in vari workshop.