Scritto da Angela Dematté, L’estasi della lotta è un progetto molto intimo e personale di Carlotta Viscovo, attrice torinese per anni portavoce dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo, la cui vita risuona di quella della scultrice francese Camille Claudel. Due artiste che non sanno tenere insieme le cose: l’ambizione legata alla propria arte e l’ansia di verità e di giustizia.
In scena c’è un corpo che si fa scultura e che dialoga con la scultura.
Dietro e insieme a questo, le parole e le immagini concrete e quotidiane, logiche e forti di una vita presente e passata, quella di Carlotta e delle sue lotte sindacali.
Un personaggio che attraversa Carlotta e Camille. Un personaggio che indaga qual è il rapporto tra corpo e protesta, tra la dimensione intima e il ruolo politico dell’artista, tra l’arte e il mercato, l’ambizione e l’autosabotaggio.
La parola come strumento di lotta non basta, occorre tornare al corpo, farlo vibrare nella sua potenza, per raggiungere l’estasi.