In occasione dello spettacolo Se questo è un uomo dall'opera di Primo Levi in scena al LAC il 18 e il 19 gennaio, il regista Valter Malosti incontra il pubblico prima della rappresentazione del 19 gennaio
Valter Malosti in dialogo con Carlo Enrico Roggia, professore di Linguistica italiana all’Università di Ginevra.
Se questo è un uomo è il racconto della violenza estrema di Auschwitz. Ma non solo. Grazie alle qualità di Primo Levi testimone e scrittore, è anche, come precisa l’autore, prezioso documento “per uno studio pacato di alcuni aspetti dell’animo umano”. Così il racconto di un passaggio cruciale della storia del ‘900 diventa luogo di conoscenza e di riflessione sulla condizione umana, oltre il tempo di quegli avvenimenti, fino a noi e dopo di noi. Come è per i grandi classici della letteratura.
Se questo è un uomo a teatro, nella versione diretta e interpretata da Valter Malosti su testo dello stesso Malosti e di Domenico Scarpa, riprende ed esalta gli obiettivi del libro. Perché rispetta fino in fondo le intenzioni e la lettera del testo concepito dall’autore e, nello stesso tempo, perché sa valersi con forza e sobrietà dei mezzi offerti dalla scena per coinvolgere lo spettatore.
Dopo i primi successi a Torino, Roma e Milano nel 2019 interrotti però dalla pandemia, l’opera torna finalmente nei teatri di 15 città d’Italia, andando incontro ai suoi numerosi pubblici. In primo luogo ai ragazzi più giovani, che potranno scoprire nelle parole di Levi le ricchezze della storia e i suoi abissi insondabili, il gusto delle verità che ci interrogano, nella concretezza dei fatti, su cosa sia bene e cosa sia male. E rivolgendosi poi a chi, meno giovane, già porta con sé le pagine di Levi nel proprio bagaglio culturale ma potrà sperimentare ad una nuova rilettura, in condizioni o in età diverse, il sapore di una piacevole riscoperta.
Si può dunque comprendere come le repliche a teatro di Se questo è un uomo in varie parti d’Italia promettano di essere un vero evento culturale: ad un tempo novità sorprendente e richiamo ad un passato che ci riguarda tutti; strumento di conoscenza e occasione per mettere alla prova le proprie interpretazioni del presente. Se questo è un uomo a teatro è infatti molto di più di un semplice spettacolo. E proprio per questo il Centro Internazionale di Studi Primo Levi affianca Emilia Romagna Teatro nella promozione, accanto alle repliche sui palcoscenici, di incontri di riflessione con il pubblico e in particolare con gli studenti.
ERT / Teatro Nazionale e Centro Primo Levi di Torino rivolgono dunque un invito alle istituzioni culturali, alle associazioni, agli insegnanti e a tutti gli amici di Primo Levi perché offrano un contributo di sostegno e di partecipazione. L’intento è che siano in molti a conoscere, a ricordare, e soprattutto a non arrendersi alle risposte troppo facili e rassicuranti.