Le Suite per violoncello di Johann Sebastian Bach si "specchiano" nel progetto audio Bach im Spiegel del vice violoncello solista dell'Orchestra della Svizzera Italiana, Felix Vogelsang
Grandissimo appassionato di Bach, nel quale si è imbattutto in giovane età e che l'ha accompagnato tutta la vita, Felix Vogelsang dedica un ampio progetto al compositore. Le melodie che saranno suonate in occasione dell'incontro-concerto al LAC, sono infatti parte di un cofanetto con tre CD intitolato Bach im Spiegel, apparso lo scorso anno.
Nel CD, le Suite per violoncello di Johann Sebastian Bach si "specchiano" insieme a composizioni moderne create appositamente. Vogelsang ha scelto un movimento di ogni Suite e l'ha proposto a diversi compositori come ispirazione per una nuova composizione, personalissima e inedita. Sarà proprio lui, con il suo violoncello del 1730 a dare vita a queste note nella Hall.
Sulla terra vedi, ovunque tu guardi, solamente vanità.
Quello che uno costruisce oggi, domani sarà distrutto dall'altro:
Dove adesso sono città, domani ci sarà un prato
Sul quale un pastorello giocherà con il suo gregge.
Quello che ora fiorisce splendidamente, fra poco sarà calpestato.
Colui che ora esige tanto e si oppone, domani è cenere e ossa.
Non vi è nulla che sia eterno, non metallo, non marmo.
Ora la fortuna ci arride, ma presto si susseguono i lamenti.
La fama delle grandi gesta svanisce come un sogno.
Il gioco del tempo, potrà sostenerlo l'uomo tanto fragile?
Ah! cos'è tutto quello che stimiamo prezioso
Se non mediocre nullità, ombra polvere e vento;
Se non fiore di prato, che più non si ritrova.
Eppure, nessuno che voglia pensare all'eterno!
Andreas Gryphius, Tutto è vano, 1637