Da Umberto Eco a Elena Croce, da don Milani a Corrado Stajano, da Marisa Bulgheroni a Goffredo Fofi: Alberto Saibene incontra e immortala, in interviste e ritratti, ventidue tra uomini e donne che si sono impegnati per costruire «un’altra Italia», fondata sulla cultura nel suo ultimo libro edito da Casagrande
Costruire «un’altra Italia» è l’intento che, negli anni del secondo dopoguerra, accomuna uomini e donne dalle origini e dai trascorsi diversi, portandoli spesso a incontrarsi e a lavorare insieme nella convinzione che la cultura sia il cemento su cui edificare una democrazia compiuta. Non sarà facile, ma il loro impegno imprimerà al paese una spinta duratura, ispirando le successive generazioni. In questo libro Alberto Saibene racconta alcune delle esperienze nate dai loro impulsi: le avventure editoriali di Raffaele Mattioli e dell’Einaudi, la rivoluzione pedagogica della Scuola di Barbiana, il pionieristico impegno per il territorio di Italia Nostra e del FAI; e poi le storie di protagonisti e testimoni del proprio tempo come Tullio De Mauro, Corrado Stajano, Umberto Eco, Marisa Bulgheroni, Goffredo Fofi ma anche Bruno Segre, Sandro Bianconi, Lio Galfetti e Clay Regazzoni. L’autore li racconta in una galleria di ritratti, talvolta frontali, talaltra obliqui (Pasolini ricordato dal cugino Nico Naldini). Fedele alla convinzione che la storia si scriva prima di tutto raccogliendo le voci di chi l’ha vissuta e che «spesso le testimonianze più interessanti sono di chi non è al centro della scena, ma sta di lato e ha tempo di osservare quel che gli accade intorno», l’autore fonde la prospettiva dello storico con quella del testimone, il ricordo personale con il fatto documentato, il lessico famigliare con la sintassi nazionale, cogliendo alcuni di quegli snodi della storia in cui si manifesta «la volontà di costruire un mondo nuovo».
Alberto Saibene dialogherà con Vanni Bianconi, responsabile cultura RSI.