La primavera dell'ottava edizione della rassegna Colazioni letterarie organizzata in collaborazione con la Società Dante Alighieri Lugano si apre con lo psichiatra e psicoanalista italiano Vittorio Lingiardi, che ci porta alla scoperta del corpo. Corpo che assume nuove forme ed è pronto per essere letto come se fosse la prima volta tra le pagine de Corpo, umano (Einaudi, 2024), che ne celebra la fisicità senza separarla dalla poetica
Un viaggio profondo e affascinante nel corpo umano: questo è ciò di cui parlerà Vittorio Lingiardi, psichiatra, psicoanalista e scrittore. Oggi il corpo è sotto i riflettori, ma spesso rimane trascurato: la medicina lo analizza in frammenti, la vita digitale ne cancella la dimensione del contatto, la politica lo strumentalizza. Eppure il corpo è molto più che un oggetto: è il nostro io, il nostro primo "tu".
Vittorio Lingiardi lo rimette al centro della scena con una narrazione che attraversa scienza, arte, mito e letteratura, per raccontare gli organi che lo compongono – uno per uno, dal fegato al cuore, dagli occhi al cervello. Il risultato è sorprendente: un corpo restituito nella sua totalità, «elettrico» come lo definirebbe Whitman, e «vivente» come direbbe Winnicott.
Nel suo lavoro clinico, Lingiardi ha ascoltato e curato molti corpi, ognuno con una storia unica: il corpo che cerca il contatto, quello che vive la malattia, il desiderio o le trasformazioni del genere. Ma anche il corpo che si esprime attraverso sintomi e silenzi: le braccia segnate da un taglio che placa il dolore mentale, le ossa sporgenti dell’anoressia, i muscoli esasperati dalla vigoressia, lo sguardo che vede difetti immaginari. Il corpo non è solo sofferenza. È un alleato, un compagno di viaggio che ci segue, ci sostiene e, talvolta, ci consola. Lingiardi ce lo fa riscoprire metterlo in dialogo con la nostra mente, perché corpo e psiche sono inscindibili, due facce della stessa esperienza di vita.
Un incontro per chi desidera esplorare il corpo come luogo di emozioni, memorie e trasformazioni, e per riscoprire il legame profondo che ci lega a esso.
Vittorio Lingiardi dialogherà con Michela Daghini.