Uno spettacolo sulla dislessia, presentato in Italia e all’estero per un pubblico di ragazzi e adulti, suscitando commozione per il modo in cui affronta il tema della differenza a partire dai disturbi specifici dell’apprendimento.
Evento passato
13 aprile 2022
Teatro Foce
-
Mascherina obbligatoria
(> 12 anni) - Tracciabilità garantita
La limpida partitura di Gigi Dall’Aglio articola, in una sequenza di quadri intensi e struggenti, la relazione tra una madre e un figlio, smontata e rimontata con salti temporali che tratteggiano cinquant’anni di vita.
Questa piccola storia d'amore è punteggiata di quegli ordinari strappi, di quelle incomprensioni e quei ritrovamenti che riecheggiano nell'intimo di ogni esperienza umana. Mentre il bambino si fa adulto e la madre sempre più fragile, i ruoli si invertono secondo la dura regola del ciclo vitale, e l'uomo è costretto a riscoprire l'imperfezione più grave, che bilancia e compensa tutte le altre: il suo essere mortale.
Oltre alla naturale finalità divulgativa, il progetto mira con forza a una riflessione più ampia sul rapporto che ogni essere umano ha con le sue imperfezioni, e ha l'ambizione di schiudere allo spettatore un momento di arricchimento umano e di conoscenza individuale. La lezione di chi, partendo da uno svantaggio, identificando il problema e sviluppando strumenti adeguati ad affrontarlo, trasforma la rabbia in forza di volontà, ha portata universale.
di
Sonia Antinori
da un’idea di
Maria Ariis
Carla Manzon
regia di
Gigi Dall’Aglio
con
Maria Ariis
Massimiliano Speziani
costumi
Ilaria Bomben
scene
Enzo Sammaritani
disegno
luci Angelo Cioci
produzione
MALTE, Fondazione Teatro Due Parma
in collaborazione con
LAC edu