2071. The World We'll Leave Our Grandchildren, testo del pluripremiato drammaturgo Duncan Macmillan e dello scienziato del clima Chris Rapley, prende per la prima volta corpo al LAC nella forma di una visita guidata al pianeta Terra, dedicata al giovane pubblico.
Prodotta dal LAC nell’ambito del programma di mediazione culturale LAC edu, 2071 è una mostra-spettacolo itinerante che la regista Angela Ruozzi, con il contributo della scenografa Eleonora De Leo, propone al giovane pubblico sul tema del surriscaldamento globale, grazie a storytelling e fotografia d’autore.
Accompagnati da una guida-scienziato, i visitatori si muoveranno nei luoghi del centro culturale popolati da raccolte di immagini e installazioni volte a porre l’accento sul rapporto tra l’uomo e il suo habitat nel passato, nel presente e nel futuro. Le immagini esposte sono state gentilmente concesse da Nature Photographer of the Year e da The Environmental Photographer of the Year, concorsi internazionali che ogni anno selezionano i migliori scatti di fotografia naturalistica da tutto il mondo.
Il lavoro intende ripercorrere la storia del surriscaldamento globale dalla sua scoperta alla sua attestazione scientifica, per mettere in evidenza le strategie di mitigazione e i progetti di contrasto da divulgare come nuovo paradigma di felicità sostenibile.
Avevo sedici anni quando studiavo sul libro di geografia l’effetto serra e le conseguenze dell’aumento della concentrazione dei gas serra in atmosfera. Pensavo con indiscutibile ottimismo che, poiché la scienza era a conoscenza delle cause del problema, sarebbe stata scontata una soluzione a breve termine. Oggi ho quarant’anni e l’effetto serra è fuori controllo, a tal punto da aver dato origine all’inquietante definizione: surriscaldamento globale. Chi ci spiega gli effetti devastanti del cambiamento climatico non lascia spazio alla fantasia: Siamo molto vicini ad un punto critico nel quale l’alterazione in serie degli ecosistemi potrebbe modificare profondamente gli equilibri biologici e climatici del pianeta. Il cambiamento avverrebbe in maniera così brutale da generare disastri (ondate di calore, siccità, epidemie, migrazioni, guerre) e da non permettere alle specie viventi di adattarsi. La Terra potrebbe diventare quasi inabitabile in meno di cent’anni. [A. Barnosky et al., Approching a State Shift in Earth's Biosphere, Nature, n. 486, giugno 2012]. Nonostante il tema ecologico sia molto più presente di un tempo nel dibattito pubblico, penso sia necessario continuare a tenerlo al centro della discussione e creare occasioni per accrescere la consapevolezza di ogni singolo cittadino. Per generare un cambiamento è necessario prima di tutto modificare il nostro modo di vedere la realtà, immaginare un nuovo scenario.
– Dalle note di regia di Angela Ruozzi