Bera Romairone è una sassofonista eclettica argentino-italiana residente in Svizzera e attiva nei campi della creazione contemporanea e del management culturale. Laureata in Arti Musicali presso l’Università Nazionale delle Arti di Buenos Aires, si perfeziona in Olanda, Francia, Svizzera (Master in Music Performance e Music Pedagogy) e Spagna (Master in Cultural Management). Bera collabora con compositori, pittori, artisti visivi e sonori, danzatori e performer. Lavora con la compagnia teatrale 2b di Losanna e fa parte della Société de Musique Contemporaine e del Comitato musicale della Ville de Lausanne. Si dedica alla ricerca teorico-pratica sulla performatività musicale nel contesto della tecnocrazia. In duo con il compositore Alberto Barberis si esibisce internazionalmente presentando l’opera audiovisiva elettroacustica Oratorio Virtuale e il programma QORA!, portando avanti una riflessione critica sull’umanità aumentata. È docente presso il Conservatorio de l’Ouest Vaudois e tiene regolarmente masterclass in America Latina ed Europa.
Valerio Lisci si è diplomato al Conservatorio di Torino sotto la guida di Gabriella Bosio, continuando i suoi studi a Losanna, dove ha ottenuto due Master of Arts con Letizia Belmondo. Nel 2017 vince il Kiefer Hablitzer Musik Prize a Berna, nel 2018 due primi premi al Reinl-Stiftung di Vienna e al Korea Harp Competition di Seul e nel 2019 la medaglia d’argento (Secondo Premio) all’11th Usa International Harp Competition. Dal 2019 al 2022 è stato Docente di arpa e musica da camera al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Ha tenuto masterclass a Torino, Roma, Madrid e Praga. Nel 2023 è stato Prima Arpa dell'Orchestre de la Suisse Romande di Ginevra e nel 2024 Prima Arpa della Fondazione Arena di Verona.
Nata a Friburgo nel 1982, Manuela Bernasconi ha origini siciliane, greche, tedesche e del nord Italia. Danza dall’età di 5 anni. Ha iniziato a lavorare come danzatrice in Italia e in Francia, tra progetti musicali e di danza contemporanea. Per lei oggi “la danza è come un rito, un atto per aprire canali, pulirli e trasformarli. Un processo di igiene sociale e personale, la danza si insinua a un livello impercettibile, sfuggente, incidendo luoghi profondi”. Tra il 2010 e il 2011 incontra Gaga e il lavoro di Ohad Naharin in Israele, a Tel Aviv, un incontro trasformativo. Lo stesso anno, in Ticino (CH), ha conosciuto suo marito Felix, con il quale, negli ultimi 12 anni, ha creato più di venti opere. Nel 2016 si sono trasferiti nella città bassa di Friburgo dove hanno fondato Xocolat, un’associazione per la mobilità della creatività. Attualmente vivono tra la piccola e antica città di Bedigliora, il Ticino, e Friburgo.
Nato a La Plata (Argentina) nel 1961, Luis Naón ha studiato musica a Buenos Aires dal 1971 al 1980. Nel 1981 si è stabilito a Parigi, dove ha studiato direzione di coro con Stéphane Caillat all’Università Cattolica. Dal 1982 al 1985 studia composizione e musica elettroacustica con Guy Reibel e Laurent Cuniot al Conservatorio di Parigi (CNSMDP). Dal 1985 al 1987 ha proseguito gli studi di composizione con Sergio Ortega alla Scuola di Musica di Pantin e con Horacio Vaggione all’Università Paris VIII. Fin dai suoi primi lavori, Luis Naón ha cercato di articolare la dualità tra il suo lavoro in studio e la sua identità franco-argentina. Questa preoccupazione ha assunto molte forme, ma si manifesta spesso in associazioni con altre forme d’arte (pittura, teatro, architettura). Il suo ciclo “Urbana” comprende 24 pezzi, tra cui i Six Caprices per strumento solo ed elettronica, commissionati dall’IRCAM/Centre Pompidou. Nel 1993 è stato membro della giuria del Premio CIM-UNESCO e delle Borse Ashberg- UNESCO e nel 1997 è stato rappresentante del Rostrum Internazionale dei Compositori. Dal 1991 insegna composizione e tecnologia musicale al Conservatorio di Parigi (CNSMDP). Dal 2003 è anche professore di composizione presso il Catalonia College of Music (ESMuC) e l’Università della Musica di Ginevra (HEM).