Die 12 Cellisten der Berliner Philharmoniker
Bruno Delepelaire
Martin Löhr
Olaf Maninger
Christoph Igelbrink
Rachel Helleur-Simcock
Solène Kermarrec
Stephan Koncz
Moritz Huemer
Nikolaus Römisch
Dietmar Schwalke
Uladzimir Sinkevich
Knut Weber
Evento passato
01 dicembre 2024
Sala Teatro
Julius Klengel
Hymnus
Jean Françaix
Noël nouvelet
Aubade (estratti)
Dmitrij Šostakovič
Walzer No 2 (arr. David Riniker)
Vincent Scotto
Sous les ponts de Paris (arr. Wilh. Kaiser-Lindeman)
Edith Piaf
La vie en rose (arr. Wilh. Kaiser-Lindemann)
Henri Bourtayre
Fleur de Paris (arr. Ludwig Quandt)
Pausa
Stephan Koncz
Swing on Dvořák
John Williams
Catch me if you can (arr. David Riniker)
George Shearing
Lullaby of Birdland (arr. Wilh. Kaiser-Lindemann)
Hugh Martin
Have yourself a merry little Christmas (arr. B. Delepelaire)
James Pierpont
Jingle Bells (arr. Josep Castanyer Alonso)
Jule Styne
Let it snow! Let it snow! Let it snow! (arr. B. Delepelaire)
Herman Hupfeld
As time goes by (arr. Wilh. Kaiser-Lindemann)
Glenn Miller
Moonlight serenade (arr. Wilh. Kaiser-Lindemann)
Juan Tizol e Duke Ellington
Caravan (arr. Wilh. Kaiser-Lindemann)
Una miscela esplosiva di serietà e umorismo, di compostezza e leggerezza: i 12 violoncellisti dei Berliner Philharmoniker vi invitano a salpare assieme a loro per un viaggio musicale travolgente.
Hanno già festeggiato 50 anni di attività, i loro dischi a più riprese hanno ricevuto il premio Echo Klassik e continuano a essere una delle istituzioni di spicco nella vita musicale internazionale. Che suonino classica, jazz, canzone d’autore, musica da film o repertorio d’avanguardia, il pubblico rimane sempre ugualmente affascinato dall’ampia gamma di timbri e sfumature che questi dodici virtuosi riescono a plasmare. Fu una produzione radiofonica del 1972 a offrire l’idea di fondare questo ensemble: bisognava eseguire l’Hymnus di Julius Klengel, composto espressamente per dodici violoncelli e che, non a caso, viene presentato in apertura del programma. Da Klengel, i 12 Cellisten der Berliner Philharmoniker partiranno per un’esplorazione di orizzonti molto diversi: da Edith Piaf a John Williams, da Jean Françaix a Glenn Miller.