giovedì 23 gennaio

Sala Teatro
Da 70.- a 100.- CHF

Israel Philharmonic Orchestra
Lahav Shani
, pianoforte e direzione

Modest Musorgskij
Preludio dell'opera Chovanščina

Dmitrij Šostakovič
Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in fa maggiore, op. 102

Petr Il’ič Čajkovskij
Sinfonia n. 5 mi minore, op. 64


Dopo il concerto del 2022 sul podio della Rotterdam Philharmonic Orchestra, grande attesa per il ritorno a Lugano del direttore israeliano Lahav Shani, che sceglie un programma affascinante e sorprendente, capace di esaltare al meglio tutti i colori dell’anima russa. 

Shani, in questa occasione, dirigerà la Israel Philharmonic Orchestra, che dalla stagione 2020-2021 lo ha voluto come suo nuovo direttore musicale, dopo 50 anni sotto la guida del grande Zubin Mehta. La compagine con sede a Tel Aviv – nata da un sogno del violinista Bronisław Huberman e che a breve festeggerà 90 anni di attività – ha visto crescere fin da ragazzo il talento di Shani. Contrabbassista e pianista, Shani (classe 1989) proprio tra le file della IPO ha maturato la decisione di intraprendere la carriera di direttore d’orchestra, che lo ha portato negli anni a diventare una delle più richieste e acclamate bacchette della nuova generazione. Per la Warner Classics ha già inciso alcuni capolavori del vasto catalogo musicale russo, da Čajkovskij a Šostakovič. Di quest’ultimo, nella doppia veste di direttore e pianista, presenta ora il travolgente Concerto n. 2, pagina di zampillante freschezza dedicate al figlio, studente di pianoforte. A incorniciarlo, nel programma, il Preludio dall’opera Chovanščina di Musorgskij e la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij.

 

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