La musica acusmatica è puro ascolto, senza immagine e senza interpreti visibili, solo suono. Il termine “acusmatico” ricorda il nome dato da Pitagora alla pratica di insegnamento che il filosofo svolgeva nascosto dietro una tenda, senza mai essere visto: si poteva ascoltare soltanto la sua voce. Ma cosa succede quando una simile pratica filosofica incontra uno strumento storico e sensuale come il violoncello? Il suono di questo strumento continua a ispirare i compositori contemporanei, sia nella scrittura strumentale che in quella elettronica, persino in quella più sperimentale.