venerdì 24 gennaio

Teatrostudio
10.- CHF

La musica acusmatica è puro ascolto, senza immagine e senza interpreti visibili, solo suono. Il termine “acusmatico” ricorda il nome dato da Pitagora alla pratica di insegnamento che il filosofo svolgeva nascosto dietro una tenda, senza mai essere visto: si poteva ascoltare soltanto la sua voce. Ma cosa succede quando una simile pratica filosofica incontra uno strumento storico e sensuale come il violoncello? Il suono di questo strumento continua a ispirare i compositori contemporanei, sia nella scrittura strumentale che in quella elettronica, persino in quella più sperimentale.

 

“Quando i nuovi strumenti mi permetteranno di scrivere musica così come la concepisco, si potranno sentire chiaramente i movimenti delle masse e dei piani sonori. Si avrà la sensazione che avvengano fenomeni di penetrazione o di repulsione, trasmutazioni proiettate su altri piani a velocità diverse e in diverse direzioni.”
Con queste parole Edgard Varèse – tra i più grandi innovatori dell’arte musicale del Novecento – ebbe a descrivere le visionarie possibilità che l’elettronica avrebbe offerto all’arte musicale. Sono passati ormai circa 70 anni da quando è iniziata l’epopea della musica elettronica, e la rassegna EAR propone ogni anno il meglio di queste creazioni – così insolite ma pure così tanto eloquenti – in un contesto d’ascolto magico ed evocativo.

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