sabato 15 febbraio

Teatrostudio
25.- CHF

Amaury Coeytaux, violino
Loïc Rio, violino
Laurent Marfaing, viola
François Kieffer, violoncello

Élise Bertrand
Lui e loro per quartetto d’archi, op. 22

Maurice Ravel
Quartetto per archi in fa maggiore

Ludwig van Beethoven
Quartetto per archi n. 7 in fa maggiore, op. 59 n. 1 Razumovsky


Fondato nel 2003 e con sede a Parigi, il Modigliani è senza dubbio uno dei migliori quartetti al mondo. Dotato di “equilibrio, trasparenza, acume sinfonico, sicurezza stilistica” (Suddeutsche Zeitung), è formato da Amaury Coeytaux, Loïc Rio, Laurent Marfaing e François Kieffer, che suonano preziosi strumenti del Sei e Settecento. Al centro del programma c’è il Quartetto per archi in fa maggiore di Maurice Ravel, l’unico lavoro per questo organico che il compositore appena ventottenne dedicò nel 1903 al suo “cher Maître” Gabriel Fauré. Pagine, quelle di Ravel, permeate dalla dolcezza delle idee melodiche, incastonate tra Lui e loro della giovanissima violinista e compositrice Elise Bertrand e il primo celebre Quartetto Razumovsky di Beethoven.

 

“Il bello dei quartetti d'archi è che i musicisti sono come una famiglia. Lavorano con un raro senso di unità, quindi puoi scrivere cose che permettano loro di usare i propri talenti di associazione e intuizione, facoltà che hanno sviluppato insieme come gruppo.” 
Così il compositore americano Terry Riley ha descritto la peculiare unicità del quartetto d’archi, cioè quella formazione cameristica che la storia della musica ha decretato essere la più importante attraverso le epoche. In un unico weekend, tre dei maggiori quartetti del presente portano al LAC due secoli e mezzo di quel repertorio insuperato per qualità artistica ed emozioni estetiche.

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