Federica Michisanti contrabbasso
Louis Sclavis clarinetti sassofoni
Vincent Courtois violoncello
Michele Rabbia batteria
Evento passato
26 febbraio 2025
Jazz in Bess
Contrabbassista e compositrice romana sulla cresta dell'onda da una decina di anni, trionfatrice ai Top Jazz 2023, Federica Michisanti si esibirà in quartetto – sul fil rouge dell’ultimo applaudito album Afternoons – accanto a Louis Sclavis, storica voce del jazz europeo, Vincent Courtois, virtuoso di uno strumento inusuale nel jazz come il violoncello, e Michele Rabbia, tra i percussionisti più fantasiosi in circolazione.
Il mondo musicale di Federica Mischianti si situa all’incrocio di influenze legate alle varie esperienze d’ascolto e pratica dell’arte dei suoni da parte della musicista italiana: il rock, inizialmente, con predilezione per il progressive, Police e Led Zeppelin con il loro geniale bassista John Paul Jones; il jazz con Jarrett, Wayne Shorter e i contrabbassisti Charles Mingus e Dave Holland; la musica classica con particolare attenzione al primo Novecento e alle avanguardie storiche. Pensando a queste ultime influenze, non è quindi da considerare una sorpresa se i suoi progetti da solista si siano focalizzati da subito su ridotti ensemble acustici di stampo cameristico, senza utilizzo delle percussioni: Trioness, con sassofono e piano e l’Horn Trio, con tromba e sassofono accanto allo strumento della leader.
Il quartetto che ha pubblicato Afternoons si inserisce in questa linea creativa, con stavolta l’aggiunta delle percussioni, comunque non convenzionali, di Michele Rabbia. Su semplici spunti di carattere estemporaneo, melodie che si avvolgono ed intrecciano, pure veri e propri temi scritti si innestano gli interplay e le improvvisazioni dei quattro in un afflato collettivo sempre vitale.
"Pomeriggi – dichiara Michisanti – pervasi da quella luce speciale che, come una seconda alba, porta la promessa di ancora molte possibilità aperte prima che la giornata si concluda. Pomeriggi passati in compagnia della musica, nel fervore creativo che ha portato a dar forma alla maggior parte di questi brani."
Federica Michisanti ha studiato presso l'Università di Musica di Roma e al St. Louis College of Music, oltre ad aver frequentato i seminari di Siena Jazz e Città di Castello. Ha inoltre studiato contrabbasso classico con Andrea Pighi. Negli ultimi anni ha vinto diversi prestigiosi premi jazz, che la identificano come giovane talento emergente. Più volte è arrivata nelle prime posizioni del Top Jazz, la classifica annuale della rivista Musica Jazz. Nel 2019 ha vinto il Premio speciale Siae per l'originalità della ricerca compositiva, in seguito al quale ha suonato con il suo trio con ospite Louis Sclavis. Ha inciso diversi album a suo nome con i progetti Trioness e Horn Trio (quest’ultimo Top Jazz 2020 come miglior gruppo italiano dell'anno) e ha partecipato a numerosi festival italiani ed internazionali. Nel tour europeo del 2021, ha suonato nel quartetto di Dave Douglas e Franco D'Andrea, con Dan Weiss alla batteria. Ha in seguito dato vita ad un proprio quartetto radunando il clarinettista e sassofonista francese Louis Sclavis – uno tra i più importanti jazzisti europei – nonché il violoncellista Vincent Courtois e il percussionista Michela Rabbia. Con questo gruppo ha pubblicato a fine 2023 l’acclamato album Afternoons. È docente presso il Conservatorio St. Louis College of Music di Roma.
Louis Sclavis nasce a Lione nel 1953. Inizia a studiare il clarinetto all’età di dieci anni nella banda musicale locale, per poi proseguire gli studi al Conservatorio di Lione. All’inizio degli anni Settanta collabora con compagnie teatrali e di danza che si inscrivono nell’ambito del Living Theatre e del Bread & Puppet, ispirandosi a gruppi musicali come i Soft Machine, Sun Râ e l’Art Ensemble di Chicago. La sua carriera professionale inizia nel 1975 con il Workshop de Lyon, lavorando con Colette Magny. Nel 1977 è tra i fondatori dell’ARFI (Association à la Recherche d’un Folklore Imaginaire) e partecipa a progetti in studio e dal vivo con, tra gli altri, la Marvelous Band e La Marmite Infernale. All’inizio degli anni Ottanta suona nel quartetto di Henri Texier, nella Compagnie Lubat, nella Brotherhood of Breath di Chris Mac Gregor, con Michel Portal e con musicisti europei del calibro di Tony Oxley, Evan Parker, Peter Brotzman, Enrico Rava e Thomas Stanko. Nel 1984 inizia a formare i propri ensemble (trio, quartetto, sestetto) con cui registra album per numerose etichette come Label Bleu, Enja, FMP e la prestigiosa ECM di Manfred Eicher, con la quale pubblica una dozzina di album a suo nome. Parallelamente, compone le musiche per il cinema, il teatro e la danza, collaborando con Amos Gitaï, Bertrand Tavernier, Jacques Bonnafé, Mathilde Monnier, Ernest Pignon Ernest, Guy Lequerrec. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Django Reinhardt, il Grand Prix National de la Musique e il Grand Prix de la SACEM.
Michele Rabbia è un batterista e percussionista jazz, nato a Torino nel 1965. Dopo aver compiuto i primi studi presso l'istituto Civico Musicale di Savigliano (diretto da Giorgio Artoni), segue i corsi di batteria a Torino con il maestro Enrico Lucchini. Nel 1986 si trasferisce negli Stati Uniti dove ha la possibilità di frequentare le lezioni di percussioni con Hunt e Alan Dawson, presso il Berklee College of Music di Boston. Nei primi anni Novanta rientra in Italia, a Roma, dando inizio alla sua attività concertistica e discografica. Dal 1994 diventa membro del gruppo Aires Tango, nel 1995 conosce Antonello Salis con il quale collabora in una serie di concerti. Questo incontro costituisce un momento importante nella sua carriera, che lo porta alla pubblicazione di Grandes Amigos (1996), album che lo vede schierato in trio assieme a Javier Girotto. Tra le sue collaborazioni sono da ricordare quelle con Sainkho Namtchylak, Eugenio Colombo, Rita Marcotulli. Nel 1997 fa parte del quartetto di Paolo Damiani, assieme a Sandro Satta e Carlo Mariani. Nel 1999 fonda un duo con il pianista Stefano Battaglia, successivamente esteso a trio con la partecipazione del violista francese Dominique Pifarely e poi a quintetto (insieme a Vincent Courtois e Michel Godard), con cui viene pubblicato lʼalbum Atem (2002). Le sue collaborazioni si estendono anche nell’ambito della danza con la coreografa americana Teri Weikel, la spagnola Magda Borull Pascal della compagnia di Carolyn Carlson, la Compagnia Teatro-Danza di Flavia Buccero e Virgilio Sieni, con Giorgio Rossi e Andrew Harwood. In ambito teatrale firma le musiche per lo spettacolo Genova 01 di Fausto Paravidino. In campo letterario collabora con Dacia Maraini, Gabriele Frasca e Sara Ventroni, mentre in quello architettonico con James Turrell. Si è esibito nei più importanti festival Europei, in Cina e negli Stati Uniti.
Vincent Courtois nasce a Parigi nel 1968 e studia il violoncello classico al Conservatorio di Aubervilliers. Successivamente, un’innata curiosità lo spinge a mettersi alla prova su altri fronti musicali, facendo pratica di jazz e improvvisazione con Didier Levallet, Dominique Pifarely e Christian Escoudé. Il suo esordio discografico risale al 1990 e attualmente il punto di arrivo della sua fitta discografia sono gli album Asian Fields Variations (ECM), in compagnia di Louis Sclavis e Dominique Pifarely, e Bandes Originales, entrambi del 2017. Nel corso della sua diversificata carriera, ha avuto occasione di suonare e registrare con Michel Godard, Marc Ducret, Rabih Abou-Khalil, Louis Sclavis, Sylvie Courvoisier, nonché con Jim Black, Tomasz Stańko, Dave Douglas, Michel Portal, Martial Solal, Michel Petrucciani.