venerdì 28 marzo

Teatrostudio
10.- CHF

L’orecchio, non l’occhio come comunemente si crede, è l’organo dello spazio. Sentiamo in tutte le direzioni, sentiamo attraverso le pareti, sentiamo movimenti e volumi, riconosciamo a occhi chiusi se siamo in una chiesa oppure all’aperto. Tutte queste sensazioni fisiche sono determinate tanto dalla psicoacustica quanto dalla nostra fantasia. Il quarto e ultimo appuntamento della nostra serie dedicata alla musica elettroacustica vi accompagna in questo viaggio dell’immaginazione attraverso il senso dell’udito.

 

“Quando i nuovi strumenti mi permetteranno di scrivere musica così come la concepisco, si potranno sentire chiaramente i movimenti delle masse e dei piani sonori. Si avrà la sensazione che avvengano fenomeni di penetrazione o di repulsione, trasmutazioni proiettate su altri piani a velocità diverse e in diverse direzioni.”
Con queste parole Edgard Varèse – tra i più grandi innovatori dell’arte musicale del Novecento – ebbe a descrivere le visionarie possibilità che l’elettronica avrebbe offerto all’arte musicale. Sono passati ormai circa 70 anni da quando è iniziata l’epopea della musica elettronica, e la rassegna EAR propone ogni anno il meglio di queste creazioni – così insolite ma pure così tanto eloquenti – in un contesto d’ascolto magico ed evocativo.

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