Concepita appositamente per il LAC, Tracce racchiude la poetica della danzatrice, coreografa e regista ticinese Tiziana Arnaboldi, che nel 2024 festeggia i 35 anni della sua Compagnia: un canto di libertà nel quale il corpo, dispensatore di emozioni, diviene paesaggio e anima.
Tracce di gesti e suoni. Accenni di viaggi e memorie cantate da corpi in un’atmosfera di sospensione e fragilità. Sei danzatori – gli “storici” della Compagnia e quelli formatisi nella Compagnia Giovani Tiziana Arnaboldi – si uniscono in un gioco solenne, come fosse un rito, per incontrare il motivo di una danza. Una ricerca dell’inafferrabile, capace di farci viaggiare oltre la bellezza del mistero. Gli interpreti disegnano nello spazio una danza che si svela come entità libera e senza peso, in perenne divenire e cambiamento costante.
Lo spettacolo è diviso in due momenti: nella prima parte, il carattere sperimentale della ricerca tra pianoforte e danzatori trasforma i movimenti da note a gesti precisi. Gli interpreti, avvolti dalle note di Gyorgy Ligeti – eseguite dal pianista Gabriele Leporatti – vanno alla ricerca del proprio colore, movimento ritmico e silenzio, spalancando nuovi orizzonti al sentire danzante. Nella seconda parte assistiamo a una coreografia di gesti sfuggenti, impalpabili e mutevoli che suscitano immagini oniriche e profonde.
“Sono trascorsi 35 anni senza percepire lo scorrere del tempo – dichiara Tiziana Arnaboldi. – È stata una creazione continua e senza sosta, alla ricerca di nuovi spazi pluridisciplinari, fulcro della formazione impartita dal Bauhaus. Ho sentito l’urgenza di abbracciare collaborazioni con artisti e artigiani, con architetti, musicisti, filosofi, poeti e scrittori. Ho unito il fare, il sentire e il riflettere, grazie a una ricerca continua, sfociata in spettacoli e performance. È mia urgenza continuare a realizzare nuove tracce. Ogni traccia è per me indelebile; scolpita nel cuore e nella mente.”