Suggerimento di lettura #1

Che cos'è il contemporaneo

Giorgio Agamben

Che cos'è il contemporaneo

Nottetempo, 2008
Che cos'è il contemporaneo
Giorgio Agamben

A cura di Luca Pascoletti.

Se la parola contemporaneo definisce qualcuno o qualcosa appartenente allo stesso periodo storico o un evento che si svolge nello stesso momento di un altro, quand'è che un artista si può definire contemporaneo? Per Giorgio Agamben non vi sono dubbi: la sua contemporaneità deriva dalla sua asincronicità (A. scrive “discronia”). La chiave per comprendere questo apparente paradosso la si trova nella nostra capacità di osservazione: noi non sappiamo guardare un panorama se non ce ne astraiamo, non possiamo osservare un ambiente se il nostro sguardo non è in grado di comprenderlo come dall'esterno. Allo stesso modo, per poter vedere la contemporaneità abbiamo bisogno di vivere la nostra epoca con uno scarto temporale, per poterne osservare con il dovuto distacco le luci e – soprattutto – le ombre. Un distacco che non vuol dire obiettività, non è atteggiamento scientifico, ma è quel passo all'indietro che talvolta facciamo per stabilire la distanza minima necessaria a guardare un quadro nella sua interezza, con un unico colpo d'occhio. Dunque l'artista e l'opera contemporanea hanno bisogno di vivere nella medesima epoca ma al di fuori dal tempo, una distanza che pur essendo minima deve comunque esistere, affinché essi possano ragionare sul mondo, analizzarlo piuttosto che rappresentarlo.

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