A partire dall’ipotesi di un antefatto ai Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, in cui indago la possibilità di dare voce a due suoi personaggi muti (il Giovinetto e la Bambina), vorrei usare questo progetto per esplorare il mio rapporto con l’arte e il teatro. Un terzo dei personaggi il cui unico scopo è “vivere, almeno per un momento” in un dramma che avviene all’infinito e che non avrà mai luogo, sono già morti. Ed è forse la morte, insieme alla maschera (entrambi fulcri del mondo concettuale pirandelliano), l’elemento che sento permeare con più insistenza il testo e, con un nero umorismo degli eventi, anche la mia stessa esperienza di vita parallela all’opera. Lo scopo del lavoro è lasciarmi sorprendere dalle nuove direzioni che prenderà questo materiale teatrale, letterario ed esperienziale, dialogandovi con immutata curiosità. Senza eseguirne quindi una pedissequa riscrittura, ma sfruttandolo come innesco creativo.
Biografia
“Sono nata nel 2006, al momento sono al quarto anno di liceo classico e non ho ancora imparato l’alfabeto greco. Italiana in Ticino, mi lamenterò sempre di essermi trasferita in uno dei pochi cantoni svizzeri che non mi avrebbe obbligata a imparare un’altra lingua oltre alla mia. Ho provato a fare e a imparare tante cose, stancandomi di tutto tranne che del teatro, che per ora regge il colpo della mia scarsa soglia dell’attenzione insieme, forse, solo alla letteratura, anche se adesso leggo di meno e scrivo di più di quando ero più piccola. Ho studiato musical, recitazione, e tante cose che devo ancora continuare a studiare. Tingo i capelli in modo che i bambini in colonia mi chiedano se li ho verdi naturali. La risposta, ovviamente, è sempre sì.”