Di fronte a cambiamenti che incidono in modo tanto profondo sulla vita sociale degli individui, quali sono i veri interrogativi che devono essere posti rispetto al bambino e al mondo digitale? Ce ne parleranno Dieter Schürch e Monica Bonetti
Il mondo digitale assorbe l’attenzione degli adulti, nel lavoro, nel tempo libero e in vari momenti del giorno e persino della notte. In questa nuova dimensione del reale, sovente, dando seguito alle sue manifestazioni di interesse, si constata una tendenza da parte degli educatori a esporre il bambino, in vario modo, e in vari momenti, al contatto con schermi di tablet e smartphone. Una rilettura del concetto di sviluppo infantile fornisce la chiave per un approccio costruttivo a un fenomeno epocale.
sabato 15 marzo
Hall
Gratuito
Dieter Schürch, prof., dr.. E’ stato assistente del prof. Jean Piaget. Negli anni 1990-2000 ha collaborato con il prof. Michael Huberman nel settore dell’innovazione in ambito formativo e istituzionale.
Nel corso di un ventennio è stato docente di psicologia e di didattica presso la Scuola magistrale.
Ha fondato e diretto l’Istituto svizzero di pedagogia per la formazione professionale.
E’ stato professore di Ingegneria dello sviluppo regionale presso l’Università di Lugano e Ginevra.
Ha condotto ricerche in ambito educativo, con particolare attenzione all’uso della Comunicazione mediata da computer, con le Università di Neuchâtel, Ginevra, Bologna e Parigi.
In collaborazione con il Politecnico di Zurigo ha concepito e diretto il progetto pilota di ricerca e di sviluppo di quattro vallate dell’Arco alpino (progetto movingAlps).
Dal 2007 è stato membro della Commissione nazionale per l’UNESCO e in tale veste si è occupato dello stato della prima infanzia in Svizzera.
Attualmente dirige il Laboratorio di ingegneria dello sviluppo e promuove e coordina progetti sperimentali che riguardano la prima infanzia e l’anzianità in regioni periferiche.
E membro della commissione federale per i problemi delle famiglie e dell’associazione mantello Alleanza infanzia.
E’ autore di numerose pubblicazioni, in parte tradotte in tre lingue.
Giornalista radiotelevisiva, dopo la laurea in Lettere moderne all’università di Milano con una tesi in Storia del teatro ha vissuto a Parigi e a Londra. Collabora con la RSI fin da quando studiava al liceo e dal 2009 lavora per il dipartimento Cultura (ora Cultura e società), dove ha realizzato brevi documentari televisivi per la trasmissione CULT TV (ora trasformata in web e social TV) e dove attualmente lavora per Rete Due conducendo soprattutto magazine dedicati all’arte (Voci dipinte) e allo spettacolo (Charlot).