Luigi Ghirri è un testimone di ombre, oggetti silenti, frammenti, paesaggi della mente e del reale. È un poeta del paesaggio reale. Paesaggio conosciuto, ma poco spesso osservato: è il mondo che ci circonda e del quale tutti noi facciamo parte. Le sue immagini raccontano il quotidiano, sono “fotografie lente” che creano uno spazio di silenzio dentro l’osservatore, aprendo i pensieri verso un altrove. Ghirri, e il laboratorio proposto da Luca Bortolato, vogliono insegnarci a guardare con nuovi occhi quello che in apparenza sembra povero e banale, cercando di accompagnarci nel comprendere meglio la realtà in cui viviamo, così confusa e disordinata
Come poter entrare dentro questo Paesaggio assente?
Come poter leggere un nuovo alfabeto che utilizza le immagini come parole? Qual è il confine tra realtà e rappresentazione?
Esiste un modo giusto di guardare?
Il laboratorio Sentirsi parte di un Paesaggio è un viaggio che indaga l'assenza, le sottrazioni per trasformarle in addizioni personali. Un percorso che accompagna ad uno sguardo nuovo, andando oltre il visibile, nella sospensione tra conosciuto e ignoto. Una proposta di riflessione su se stessi attraverso le fotografie di Luigi Ghirri.
Nel laboratorio Sentirsi parte di un Paesaggio ogni partecipante avrà l’occasione di confrontarsi con le opere esposte cercando di osservare e ricostruire quel vuoto lasciato appositamente sospeso da Ghirri in tutto il suo lavoro di ricerca fotografica.
La mostra Luigi Ghirri. Viaggi / Fotografie 1970-1991 diventa uno spazio di riflessione nel quale verranno forniti gli strumenti per poter stare nel museo in un modo nuovo, con una diversa presenza consapevole e attenta, attraverso l’ascolto del luogo, l’osservazione lenta, accogliendo il qui e ora del momento presente. Fotografia istantanea, scrittura, dialogo e mindfulness saranno gli strumenti che accompagneranno ad una visione profonda del viaggio di Luigi Ghirri, per riuscire a vedere come se fosse la prima e l’ultima volta, ripulendo lo sguardo. Per sentirsi parte dei suoi Paesaggi.