Evento passato

02 ottobre 2021

Sala 4

14:00

03 ottobre 2021

Sala 4

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05 ottobre 2021

Sala 4

17:00

09 ottobre 2021

Sala 4

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10 ottobre 2021

Sala 4

14:00
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Riccardo Favaro, già autore di Una Vera Tragedia (FIT, 2020), firma Analisi Logica, una drammaturgia in forma di saggio che incontra la regia di Fabio Condemi, qui anche autore di scene e costumi. Un percorso articolato in tre capitoli (cui segue un epilogo) che ripercorrono idealmente uno sguardo critico sulle parti fondanti della sintassi: "Soggetto", "Predicato" e "Le cose" (complementi, attributi e apposizioni). L’analisi logica, generalmente, definisce il procedimento attraverso cui si identificano gli elementi di una frase. Dunque, l’idea didattica e normativa che tutti noi ne abbiamo è quella di una sostanziale pratica di controllo sul linguaggio. Da qui prende avvio una riflessione più ampia, che fa da sintesi tra teatro e interrogativi legati alla molteplicità delle arti: un lavoro che, partendo da citazioni libere, da Edgar Allan Poe a Jean-Luc Godard, sviluppa una scrittura autonoma che mette ironicamente in crisi l’idea fissa e imperitura di sintassi.
Il capitolo iniziale del lavoro, diviso in tre episodi è Soggetto. Alfonso De Vreese, Leda Kreider e Beatrice Vecchione ne sono gli interpreti.

Il linguaggio regola i nostri rapporti e le nostre vite. Non è scontato. L’atto di comunicare, come l’atto di vedere non è immediato come sembra ma gli strumenti che abbiamo per analizzare il linguaggio e lo sguardo non possono essere altro che lo sguardo e il linguaggio. Come nel lavoro di Stan Brakhage The Act of Seeing with One's Own Eyes, l’unico atto che rimane è quello autoptico e anatomico, l'atto di guardarsi con i propri occhi. Il numero tre ritorna continuamente nel testo di Favaro, a volte guida la narrazione, altre volte scorre in acque sotterranee che attraversano il testo. Quello che Riccardo fa con la sua scrittura è forse l'unico choc possibile per rendere il linguaggio qualcosa di potente e fragile al tempo stesso. Creare dei paradossi linguistici e logici come nel libro Gödel, Escher, Bach un'eterna ghirlanda brillante di Douglas Hofstadter e operare dei continui slittamenti di senso che sono al tempo stesso inquietanti ed esaltanti.

Per poter funzionare in senso logico-razionale, la triade soggetto-predicato-complemento, una litania che accompagna lo studente fin dai primi passi, si affida a postulati che, nella loro stessa formulazione, si possono rivelare contraddittori. Più si applica al linguaggio un principio di “riduzione”, una modalità di controllo condivisibile, più il significato dell’operazione che si compie si discosta dal linguaggio stesso. Nasce una forma specifica di caos che è tale quanto più si razionalizza. Nasce una riflessione necessariamente anti-sistematica, aforistica, dispersa. Come si può stabilire cosa sia il soggetto se l’azione di definire cosa sia il soggetto presuppone già l’esistenza di un soggetto? E come si può definire cosa sia un’azione se definire è già un’azione? Quale è la parte veramente essenziale di un discorso? Esiste una gerarchia tra le parole? Siamo costretti ad accettarla in quanto necessaria o decidiamo di tramandarla in quanto ragionevoleAnalisi Logica è costruita come una lunga catena di frammenti che tengono insieme prosa, dialogo drammatico e sequenze di parole sciolte, destrutturate, assolute.

di
Riccardo Favaro

regia, scene e costumi
Fabio Condemi

regia filmica e montaggio video
Adriano Schrade, REC

con (in ordine alfabetico)
Alfonso De Vreese
Leda Kreider
Beatrice Vecchione

scene realizzate da
Matteo Bagutti, LAC

coordinamento tecnico
Sarah Chiarcos, LAC

fonici
Fabio Bezze
Lorenzo Sedili, LAC
Nello Sofia, LAC

macchinisti
Andrea Borzatta, LAC
Serafino Chiommino, LAC
Luigi Molteni, LAC

delegati di produzione
Nicola Fiori, LAC
Vanessa Di Levrano, LAC

delegato di produzione video
Olmo Cerri, REC

immagini e correzione colore
Giacomo Jaeggli, REC

trucco
Sofia Buop
Romina Kalsi

realizzazione video
Associazione REC

materiale tecnico
Cine5k
Associazione REC

produzione
LAC Lugano Arte e Cultura

Drammaturgo e scrittore. Nato a Treviso nel 1994, dopo gli studi classici si diploma presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano dove studia, tra gli altri, con Renata M. Molinari, Renato Gabrielli, Franco Brambilla, Tatiana Olear e Davide Carnevali. Subito dopo inizia a lavorare con Giampiero Solari, curando gli adattamenti dei suoi spettacoli. Nel 2017 è finalista del Premio Riccione - Pier Vittorio Tondelli con il testo Nastro 2. Come autore debutta al Festival del Teatro Greco di Siracusa e alla Biennale di Venezia, dove nel 2018 vince la Menzione Speciale per Saul con la regia di Giovanni Ortoleva. Come autore partecipa a diverse rassegne di drammaturgia contemporanea come Metropolis - Terre Promesse, Tramedautore, Situazione Drammatica e il Drama Lab di Fabulamundi Playwriting Europe. Nel 2019 vince il Premio Scenario con Una Vera Tragedia, di cui è autore e regista insieme ad Alessandro Bandini. Nello stesso anno inizia a collaborare con Carmelo Rifici.

Nato a Modena nel 1992 da padre belga e madre italiana, si forma alla Scuola di Teatro Galante Garrone, alla Scuola di Alta Formazione di ERT e alla Scuola Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano dove si diploma nel 2017. Lavora, tra gli altri, con Claudio Longhi, Damiano Michieletto, Giorgio Sangati, Alessio Maria Romano, Tindaro Granata, Emiliano Bronzino e Emiliano Masala. Recita in Uomini e no diretto da Carmelo Rifici e ne Il ragazzo dell'ultimo banco di Jacopo Gassmann. Fonda la compagnia teatrale La Tacchineria ed è interprete din Potrei amarvi tutti con cui, nel 2018, vince la Borsa di studio teatrale Anna Pancirolli.
Nel 2019 vince il Premio Scenario con Una vera tragedia, regia di Riccardo Favaro e Alessandro Bandini.

Italoamericana, classe 1991, si diploma alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da Carmelo Rifici. È tra le interpreti di Uomini e no diretta da Carmelo Rifici, prodotto dal Piccolo. È Porzia in Giulio Cesare di Shakespeare con la regia di Àlex Rigola, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto. Aderisce al progetto Choròs ideato e coreografato da Alessio Maria Romano. Nel 2018 debutta alla Biennale Teatro di Venezia in Orestea – Agamennone, Schiavi, Conversio degli Anagoor diretta da Simone Derai, in scena anche a Parigi e Mulheim. È assistente alla regia di Giorgio Sangati per Cuore di cane, e di Valter Malosti per Se questo è un uomo. Nel 2019 è Margherita in Scene da Faust di Federico Tiezzi. È nel cast di una serie televisiva in lavorazione per Rai-Cattleya con la regia di Andrea Molaioli e di una serie Sky-Groenlandia diretta da Matteo Rovere.

Nata a Napoli nel 1993, dopo la maturità classica si diploma alla scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Valter Malosti. In seguito prende parte a molte produzioni dello Stabile, lavorando con registi quali Valter Malosti, Mario Martone, Leo Muscato, Jurij Ferrini, Marco Lorenzi. Nell’anno 2017-18 lo Stabile di Torino la sceglie come volto della stagione. Nell’estate del 2017 viene selezionata dal Centro teatrale Santacristina, fondato da Luca Ronconi e Roberta Carlotto. Nel 2019 debutta al Piccolo di Milano ne La tragedia del vendicatore per la regia di Declan Donnellan. Sempre nello stesso anno è insieme a Lucrezia Guidone, che cura anche la regia, ne L’Arminuta prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo, interpreta il ruolo di Sonia nello Zio Vanja diretto da Krista Szekély.
Nel 2020 è nel progetto Onirica con la regia di Giulia Odetto, tra i finalisti del bando della Biennale College Teatro promosso dalla Biennale di Venezia, diretta da Antonio Latella, rivolto a giovani registe/i italiani under 30. Recentemente ha lavorato sul set di una serie girata da Francesco Ebbasta, prodotta da Cattleya.

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