La giovane danzatrice locarnese Bianca Berger firma regia e interpretazione di Bi-tà, lavoro con cui ci invita ad entrare in uno spazio di probabilità dove danza, musica e matematica si incontrano.
Immaginate la fusione di due mondi che, almeno in apparenza, sono opposti: la matematica e la danza contemporanea. Ora visualizzate ciò che accade intorno a voi: alcune cose sono prevedibili, mentre altre accadono in modo del tutto casuale. La coreografia di Bianca Berger traduce in movimento tutti i concetti associati a queste probabilità: i corpi sono funzioni, i gesti sono numeri e gli eventi sono sottoinsiemi.
“Nel corso della mia carriera di danzatrice – dichiara Bianca Berger –, ho sentito il bisogno di integrare una prospettiva scientifica nella mia pratica coreografica. Questo mi ha portato a studiare matematica all’Università di Bologna. Nonostante le ovvie differenze, ho trovato significative analogie tra la danza e la matematica. Questa rivelazione mi ha spinto ad esplorare le possibili interazioni tra le due discipline e le connessioni che potrebbero arricchirle reciprocamente. Ecco perché, nelle mie creazioni, utilizzo la matematica come strumento per generare drammaturgia, coreografia e movimento”.