martedì 28 gennaio

Teatro Foce
25.- CHF

mercoledì 29 gennaio

Teatro Foce
25.- CHF

In occasione dell’ottantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento, il giovane regista Romeo Gasparini prende libera ispirazione dalla vita della senatrice Liliana Segre e porta in scena un’inedita “coming of age story”.

Partendo dalla sua liberazione nel ‘45 dal campo di concentramento di Melchow, Il Grande Nulla ripercorre episodicamente il lungo viaggio di ritorno di Liliana nell’Italia del dopoguerra. Lungo il tragitto, l’oggi senatrice a vita si confronta con una serie di personaggi storici, come un disertore dell’ultima ora, ed onirici, come lo sfuggevole mercante Jonah. 
Tra le assi di un vagone di ritorno, la attende anche un teso dialogo con lo scrittore Primo Levi, ombra di una corrispondenza inedita realmente avvenuta negli anni di sconforto dopo la prigionia: “Ci si può davvero salvare?”, chiede Liliana; “Per noi non c’è niente da fare, siamo tutti sommersi da questa storia”, risponde Primo.
Giunta a casa, l’attende il giogo del ritorno alla vita normale, con una famiglia mutilata e un’infanzia saltata a piè pari. Nulla le resta di quegli anni perduti, e il freddo bagnato di quel periodo non l’abbandonerà fino a quando, in una calda spiaggia estiva, così diversa dallo sterrato del lager, un improbabile incontro col suo futuro marito non aprirà la porta ad una vita nuova.
Accanto al lento processo di superamento di un trauma così enorme, marcia anche la potente metafora del passaggio che ognuno affronta tra giovinezza ed età adulta poiché, dopo essere stata deportata in giovanissima età, Liliana si trova nella piena esplosione della propria adolescenza proprio nel momento in cui sgelava anche il freddo del lager.

testo e regia
Romeo Gasparini

con
Anna Manella
Romeo Gasparini
Matteo Banfi
Davide Ghirlanda

scene
Marina Basso

costumi
Romeo Gasparini

produzione
Studio MIRA 

si ringrazia la gentile collaborazione della famiglia Segre, nella persona di Alberto Segre, per la collaborazione e il supporto dato a questo progetto

si ringrazia la Città di Lugano per il Patrocinio Artistico