martedì 28 gennaio

Teatro Foce
25.- CHF

mercoledì 29 gennaio

Teatro Foce
25.- CHF

In occasione dell’ottantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento, il giovane regista Romeo Gasparini prende libero spunto da un’inedita corrispondenza tra la Senatrice Liliana Segre e lo scrittore Primo Levi portando in scena le conseguenze del Dopoguerra e i suoi contemporanei dubbi sul ruolo dei giovani davanti a un mondo tutto da ricostruire.

“Liliana, cara amica mia: per noi non c’è niente da fare, siamo tutti sommersi da quello che ci è successo e non c’è salvezza per nessuno.” Con queste poche righe, Primo Levi stronca un breve ed inedito scambio epistolare iniziato da Liliana Segre dopo la pubblicazione de I sommersi e i salvati (1986). L’esperienza del lager aveva chiaramente avuto sui due un effetto diametralmente opposto, maturando nell’uno un colto pessimismo e nell’altra un’infaticabile speranza. Il grande nulla esplora la genesi di questi ideali, ripercorrendo episodicamente tratti delle biografie di entrambi e trasponendo le lettere in un dialogo a bordo sul treno di ritorno in Italia, tragitto che di fatto intrapresero a poche settimane di distanza quando erano appena adolescenti. 
Lo spettacolo ha una mise-en-scène radicalmente evocativa, sviluppandosi secondo i meccanismi del sogno ricorrente descritto da tanti sopravvissuti per cui, anche se tornati a casa, non hanno mai creduto di aver abbandonato veramente il lager. Prendendo ispirazione dallo spaventoso immaginario marittimo prodotto da Primo Levi – che colpì Liliana a tal punto da scrivergli –, la narrativa si sviluppa interamente su un’isola costantemente minacciata da flutti e metaforici mostri marini. Su un’improvvisata zattera di Medusa, i personaggi del dramma si confrontano con la prospettiva di non riuscire mai ad essere liberi del loro passato, prigionieri per sempre della loro interrotta giovinezza nella pancia di un invisibile e morente leviatano.

testo e regia
Romeo Gasparini

con
Anna Manella
Alberto Marcello
Matteo Banfi
Romeo Gasparini

scene
Marina Basso

costumi
Romeo Gasparini

produzione
Studio MIRA 

Si ringrazia l’inestimabile supporto della della famiglia Segre, nella persona di Alberto Belli Paci Segre.
Questo progetto gode del patrocinio artistico della Città di Lugano oltre che il supporto del Dipartimento Cantonale educazione cultura e sport (DECS).

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