mercoledì 18 dicembre

Teatro Foce
25.- CHF

Il pluripremiato autore e regista italiano Liv Ferracchiati indaga, a partire dal celebre romanzo di Thomas Mann, il rapporto tra bellezza e atto creativo. Un incontro tra pensiero e corpo, scrittura e danza, tra realtà e immaginazione, nello spazio potenziale che si crea tra due persone che si conoscono e si percepiscono solo attraverso lo sguardo.

Una macchina fotografica su un treppiede al limitare delle onde e uno scrittore che muore su una spiaggia per aver mangiato delle fragole contaminate dal colera, simbolo dell’inesplorato che c’è in ognuno di noi.
Quello di Ferracchiati non è un adattamento teatrale de La morte a Venezia di Thomas Mann, ma un percorso scenico liberamente ispirato al celebre romanzo che combina tre diversi linguaggi: parola, danza e video. Distaccandosi dal tema dell’omoerotismo e della differenza d’etá, rimane l’incontro a Venezia tra Gustav Von Aschenbach e Tadzio, rimane la morte. 
In scena, due sconosciuti vivono ciò che Mann riassume così: “Nulla esiste di più singolare, di più scabroso, che il rapporto fra persone che si conoscano solo attraverso lo sguardo”. 
Il tentativo è di avvicinare questi due personaggi a noi e, allo stesso tempo, di raccontare la fatica di scrivere e di come questa fatica, alla fine, sia squarciata da momenti rari, bellissimi e terribili, fatti di incontri con altri esseri umani. Ironicamente, terzo personaggio è la Parola, che prima cerca un’armonia in una forma cristallizzata e poi si libera, si concretizza, si accende, ritrova una sua forma estrosa, per quanto ridicola e vana di fronte all’irraccontabile. 

ispirato a
La morte a Venezia di Thomas Mann

drammaturgia e regia
Liv Ferracchiati

con 
Liv Ferracchiati
Alice Raffaelli 

movimento
Alice Raffaelli

dramaturg
Michele De Vita Conti 

scene
Giuseppe Stellato  

costumi
Lucia Menegazzo 

luci
Emiliano Austeri 

suono
spallarossa  

voce di Tadzio
Weronika Młódzik

aiuto regia
Anna Zanetti, Piera Mungiguerra 

assistente alla drammaturgia
Eliana Rotella 

consulenza letteraria
Marco Castellari

produzione
Spoleto Festival dei Due Mondi
Marche Teatro
TSU Teatro Stabile dell’Umbria
Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini

in collaborazione con
Fondazione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa