Esplorando il suo stesso apparato fonatorio, Elena Boillat – artista indipendente, performer e creatrice poliedrica – avvia una ricerca sulla materia vibrante del corpo-voce nel tentativo di ritrovare linguaggi liberi dal peso dei significati.
Tra i progetti vincitori di PREMIO 2024, PARTITURAZERO è una performance che mette in scena una pre-lingua e una fisicità solitarie, immerse in uno spazio spoglio e pieno di silenzio. Ispirata dalla struttura della forma-sonata e da quella di alcuni rituali, Boillat compone una partitura mettendosi al servizio delle reminiscenze sonore che la abitano: resistenza fisica e flusso del respiro vengono utilizzati per generare un’emissione vocale estrema, in contrasto con il lento susseguirsi dei movimenti. Questo corpo e questa voce desiderano instaurare un dialogo intimo con l’immaginario e la percezione acustica di chi inevitabilmente è chiamato a seguirli, in un viaggio dai confini mutevoli.
Italiana con origini bernesi, Elena Boillat è laureata DAMS all’Università di Firenze e diplomata come danzatrice e performer presso l’Accademia Paolo Grassi di Milano. Sviluppa negli anni un percorso interdisciplinare che mette al centro il corpo come atto poetico, muovendosi tra espressione, percezione e risonanza. Attraverso una pratica trans-linguistica, si interessa al gesto, alla voce, allo sguardo, al suono e al silenzio come tracce e manifestazioni, agite all’interno di spazi/tempi estesi e intensificati.