Secondo classificato al premio nazionale In-Box e vincitore del Premio Scudo – dedicato a personaggi ed eventi che si sono contraddistinti nella difesa dei principi di legalità –, L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo ripercorre gli ultimi mesi di vita dei due magistrati palermitani.
Il 1992 è l’anno delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio. Un anno drammatico e cruciale, che cambia per sempre la storia dell’Italia.
Attraverso fatti noti e meno noti, pubblici e intimi, come le stazioni della via crucis, lo spettacolo, su testo di Claudio Fava, ex Presidente della Commissione antimafia in Sicilia, racconta, fuori dalla cronaca e lontano dalla commiserazione, la forza di quegli uomini, la loro umanità, il loro senso profondo dello Stato. Sottratti all’apparato celebrativo che ha fatto di loro delle icone cristallizzate, Giovanni Falcone – interpretato da Simone Luglio, già Falcone nella serie Rai La Mafia uccide solo d’estate – e Paolo Borsellino sono qui rappresentati nella dimensione più autentica e quotidiana, che nulla toglie al senso della loro battaglia, ma li completa come esseri umani.
Nato in occasione di Collegamenti Festival 2021 – Festival della legalità di Canicattì (città natale dei giudici Saetta e Livatino, uccisi dalla mafia), L’ultima estate è stato presentato in forma di studio alla presenza di Fiammetta Borsellino e di Leonardo Guarnotta, collega di Falcone e Borsellino ai tempi del pool antimafia.