Il pluripremiato attore, regista e drammaturgo calabrese Saverio La Ruina, tra i più attivi esponenti del teatro contemporaneo italiano, torna al LAC con Via del Popolo, spettacolo vincitore del Premio Ubu 2023 come miglior nuovo testo italiano. In scena il racconto – tenero e umanissimo – di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità.
Via del Popolo è un tratto di strada di una cittadina del Sud Italia che un tempo brulicava di attività: due bar, tre negozi di generi alimentari, un fabbro, un falegname, un ristorante, un cinema.
Ci sono due uomini ad attraversare Via del Popolo: uno del presente e un altro del passato. Il primo impiega due minuti per percorrere duecento metri, il secondo trenta. È la piccola città italiana a essere cambiata, è la società globalizzata in cui ai negozi sono subentrati i centri commerciali, e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro, distruggendo un modello sociale ancora basato sulle relazioni personali. “A cu appartènisi?” (a chi appartieni?), chiedevano i vecchi del Paese, ricavando dalla risposta le informazioni essenziali per stabilire l’identità dei loro interlocutori.
La Ruina individua in quei duecento metri di strada un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, un tragitto dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto con i padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore. E non solo, Via del Popolo è anche una riflessione sul tempo: il tempo che corre ma che non dobbiamo rincorrere, piuttosto trascorrere.