Debutta al LAC il dittico lirico La voix humaine di Francis Poulenc e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, diretti musicalmente dal Maestro Francesco Cilluffo, alla testa dell’Orchestra della Svizzera italiana, e teatralmente da Emma Dante. Anna Caterina Antonacci è la protagonista del monologo di Poulenc; Stefano La Colla, Veronica Simeoni e Dalibor Jenis incarnano il triangolo amoroso di Mascagni.
Dopo il successo de Il barbiere di Siviglia (2018), La traviata (2022) e Anna Bolena (2023), il LAC si misura nuovamente con l’importante impegno produttivo dell’opera lirica allestendo il dittico composto da La voix humaine e Cavalleria rusticana nella lettura registica di Emma Dante e nell’interpretazione musicale del Maestro Francesco Cilluffo, alla guida dell’Orchestra della Svizzera italiana; il Coro della Radiotelevisione svizzera è diretto da Donato Sivo.
Anna Caterina Antonacci è la protagonista della tragédie lyrique composta nel 1958 da Poulenc, tratta dalla pièce omonima di Jean Cocteau. Stefano La Colla, Veronica Simeoni, Dalibor Jenis, interpreti dei ruoli di Turiddu, Santuzza e Alfio, sono i protagonisti del celebre triangolo amoroso che Mascagni compose ispirandosi all’omonima novella di Giovanni Verga. Completano il cast Lucrezia Drei (Lola) e Agostina Smimmero (Mamma Lucia).
Due storie profondamente diverse ma accomunate dal tema della solitudine e del dolore d’amore: ne La voix humaine, una donna sola in scena si aggrappa all’ultimo, straziante dialogo telefonico con l’amante che l’ha lasciata; in Cavalleria rusticana, il dramma si consuma in una Sicilia arcaica e comunitaria, tra tradimenti, gelosie e un inesorabile destino di vendetta. La regia di Emma Dante e la direzione musicale del Maestro Francesco Cilluffo esaltano i contrasti tra rito privato e rito collettivo, tra sensualità e disperazione, tra vittima e carnefice. Un’esperienza intensa, dove musica e teatro si fondono per raccontare la fragilità e la forza dell’animo umano.