Coreografa, performer e insegnante, Caroline Laurin-Beaucage ha lavorato con Ginette Laurin (O Vertigo), Jacques Poulin-Denis, Paul-André Fortier e Jean-Pierre Perreault. Con un repertorio che vanta una decina di creazioni, il suo lavoro è stato visto a Montréal (Danse Danse, Agora de la danse, Tangente, FTA, OFFTA), in Francia, Spagna, Ungheria, Germania e Corea del Sud. Nel 2016, avvia il progetto Habiter sa mémoire, performance in situ presentata in una ventina di luoghi nel mondo. Da questo progetto di ampia portata, deriverà l'opera scenica Intérieurs (Premio CALQ per la migliore opera coreografica), come la mostra Marquer le temps, presentata da Danse Danse e Place des Arts.
Formatasi alla Toronto Dance Theatre School, Laurin-Beaucage insegna alla Concordia University di Montréal dal 2005 ed è docente ospite al dipartimento di danza dell'UQAM per l'anno accademico 2020-2021. Co-fondatrice di Lorganisme, di cui è ancora membro, Beaucage ne è stata co-direttrice artistica e direttrice generale fino al 2019. E’ stata membro del comitato artistico che ha lavorato allo sviluppo del Centro di Creazione O Vertigo.
Il linguaggio artistico di Caroline Laurin-Beaucage parte dal corpo e dal movimento, per cristallizzarsi in concetti teorici che danno loro forma. L'approccio artistico di Caroline comprende creazione coreografica, installazione e video. È interessata ai fenomeni sensibili e ai principi fisici che sono spesso intangibili, come la gravità e la memoria, e al modo con cui questi influenzano e modellano il dispiegamento della scrittura coreografica. Appropriandosi di queste manifestazioni immateriali e trasponendole nella danza, sviluppa un vocabolario indissolubilmente legato alla materia, alla temporalità e alla spazialità. Circoscrive la gestualità in un momento, in uno spazio o intorno a elementi scenografici in modo tale che questi vincolino e ne strutturino la composizione della coreografia. Incarnazioni carnali di sistemi nascosti, le sue opere esprimono l'essenza dell'umanità facendo emergere l’istinto e la sensibilità dell'essere. In una danza sostanziale e senza compromessi, il suo lavoro dà forma all'impercettibile e all'interiorità.