Evento passato

27 maggio 2022

Cantiere Navale Società di Navigazione/ Lido di Lugano

19:00

28 maggio 2022

Cantiere Navale Società di Navigazione/ Lido di Lugano

19:00

Nel suggestivo e inusuale contesto del Cantiere Navale della Società Navigazione del lago di Lugano, Cindy Van Acker presenta quattro dei dieci assoli che compongono il suo progetto Shadowpieces (2019-2021).

La coreografa rivisita un format che ha segnato il suo debutto sulla scena internazionale, aprendo il rapporto a un dialogo intimo con ciascuno dei performer.

Profondità, ascolto, empatia: ecco i temi su cui si dipana una scrittura su misura, secondo le qualità di movimento di ogni danzatore, la sua sensibilità o le sue attuali preoccupazioni. L'intenso rapporto con la musica è il filo conduttore di queste singolari opere, ciascuna della durata di una decina di minuti, a seconda della lunghezza dei brani scelti dagli interpreti da una selezione musicale proposta dalla coreografa. Ogni assolo è fatto su misura per e con chi lo interpreta, ne esprime l’energia, il colore, l'espressività. Gli elementi compositivi sono scelti dai solisti, Cindy Van Acker è responsabile della perfetta sintesi di coreografia e musica.

ideazione
Cindy Van Acker

coreografia
Cindy Van Acker
in stretta collaborazione con i danzatori

suono
Denis Rollet

produzione
Cie Greffe

in coproduzione con
La Bâtie - Festival de Genève
ADC Genève
CND Centre national de la danse Paris
La Place de la Danse - CDCN Toulouse/Occitanie

con il sostegno di
Stanley Thomas Johnson Foundation

La Compagnie Greffe beneficia di un accordo di sostegno congiunto tra la Città di Ginevra, il Cantone di Ginevra e Pro Helvetia - Fondazione Svizzera per la Cultura per il periodo 2009-2023.

Nata in Belgio nel 1971, studia danza classica e inizia a lavorare con il Ballet Royal de Flandre, prima di unirsi nel 1991 al Ballet du Grand Théâtre de Genève. Nel 1994 inizia a coreografare spettacoli propri e nel 2002, anno in cui ottiene riconoscimenti internazionali con l’assolo Corps 00:00, fonda la Compagnie Greffe. Pneuma (2005) è il suo primo lavoro collettivo, per otto danzatori e danzatrici. Nello stesso anno, Romeo Castellucci la invita alla Biennale di Venezia, occasione da cui nasce il loro sodalizio artistico. La sua carriera è segnata da incontri con Myriam Gourfink, Mika Vainio, Victor Roy. Nella stagione 2006/07 presenta al Théâtre du Grütli di Ginevra il terzetto femminile Kernel, sua prima collaborazione con il compositore Mika Vainio. Oltre all’attività con la Compagnie Greffe, crea opere per il Ballet Junior e il Ballet du Grand Théâtre, entrambi a Ginevra, per P.A.R.T.S. a Bruxelles e per il Ballet de Lorraine. Diffraction (2011) ottiene un riconoscimento al concorso Creazione attuale di danza nel 2013, in occasione dei Premi svizzeri di danza. Crea Anechoic, un’opera per 53 danzatori e danzatrici (2014), presentata a Vidy per la Fête de la Danse 2017, l'assolo Ion (2015), Zaoum (2016) e Speechless Voices (2019).

Shadowpieces I – Mélancolie de l'espace
coreografia Cindy Van Acker in stretta collaborazione con il danzatore
interpretazione Daniela Zaghini
musica Ryoji Ikeda, album Opus, Prototypes I, II, III et IV, scelta da Daniela Zaghini

Daniela Zaghini ha tratto ispirazione dal  tono malinconico dei Prototypes di Ryoji Ikeda. La tonalità musicale evocava per lei Melancholia di Lars von Trier, di cui ricordiamo il prologo e i riferimenti alle opere d'arte Ophelia di John Everett Millais e La Maliconia di Lucas Cranach il Vecchio. Abbiamo messo in movimento un paragrafo della Melancolia della resistenza di Làszlò Krasznahorkai. Ogni volta che si è immersa nell’ascolto de Prototypes, Zaghini percepisce un altro colore della malinconia.

Nata in Italia nel 1990, inizia a ballare all'età di otto anni. Dopo un breve periodo all’Accademia Teatro alla Scala e alla scuola del Teatro Carcano di Milano, completa la sua formazione alla scuola Rudra Béjart dove ha la possibilità di lavorare con il Maestro Maurice Béjart (2006- 2008). Durante questi due anni di formazione, partecipa a diversi spettacoli e tournée del Béjart Ballet Lausanne. Nel 2008 entra nella compagnia del Ballet du Rhin in Francia, sotto la direzione di Bertrand d'At. Danza per due anni un repertorio classico e contemporaneo, tra cui coreografie di Jiri Kilian, Alexander Ekman, Johan Inger e Lucinda Childs. Nel 2010 torna in Svizzera e entra a far parte della compagnia del Grand Théâtre de Genève, sotto la direzione di Philippe Cohen. Durante i cinque anni con la compagnia, ha la possibilità di girare diversi paesi del mondo con un repertorio vario. In particolare, prende parte agli spettacoli di Sidi Larbi Cherkaoui, Mats Ek, Emanuel Gat, Joëlle Bouvier e Andonis Foniadakis. Nel 2015 decide di iniziare una carriera da freelance. È interprete di Tool per la compagnia di danza Inkörper, sotto la direzione di Aurélien Dougé, nell'ambito della festa della musica e del festival Antigel a Ginevra. Oggi lavora in particolare con due compagnie: Cie Greffe Cindy Van Acker e Emanuel Gat Dance.

Shadowpieces V – Les Ephémères
coreografia Cindy Van Acker in stretta collaborazione con la danzatrice
interpretazione Stéphanie Bayle
musica Fred Frith - No Birds, scelta da Stéphanie Bayle

“L'assolo è vissuto come un attraversamento di paesaggi che, alternativamente, sono familiari, sorprendenti o stravaganti. La scrittura poetica di Anita Pittoni, nel suo libro Confession téméraire [traduzione dall’italiano dei racconti Passeggiata armata, con in più i due racconti La città di Bobi Caro Saba], ha accompagnato la fioritura di un immaginario intimo, aperto alla sorpresa, che lo stato di erranza permette. Lo spirito del cinema della Nouvelle Vague era pure molto presente durante la creazione di questo assolo, offrendo vie di sperimentazione su idee come lo stato di presenza e i suoi gradi di intensità, la distorsione del tempo, l'umorismo e il secondo grado. Il decisamente versatile No Birds di Fred Frith ci ha portato a cercare la stessa libertà nella scrittura del brano.”
– Stéphanie Bayle

Dopo il suo corso triennale al Junior Ballet di Ginevra, viene reclutata dalla compagnia Alias con la quale lavora fino al 2012 in diverse creazioni, come sostituta e in molte tournée internazionali. A Ginevra, è l’interprete della compagnia 7273 per la creazione di Nile, e recentemente si è unita al cast di Quantum, una pièce coreografata da Gilles Jobin. Lavora anche con la coreografa svizzera Tabea Martin, esibendosi  nella sua ultima produzione, Field. Nel 2014 incontra l'artista visiva svizzera Sylvie Fleury e partecipa alla mostra-performance Camino Del Sol alla Galerie Thaddaeus Ropac a Pantin. Dall'agosto 2012, lavora con la coreografa Cindy Van Acker nella sua compagnia, Greffe, di cui fa parte come sostituta per la performance Diffraction. Cindy Van Acker crea per lei l'assolo Helder nel 2013 per il Festival Off di Avignone. Nello stesso anno, assiste la coreografa per LINIAAL, creazione per la giovane compagnia Virevolte di Manon Hotte, poi per Anechoic, creato a Ostenda in Belgio per i 50 ballerini della scuola PARTS. È assistente di Cindy Van Acker per la coreografia dell'opera Moses and Aron, diretta da Romeo Castellucci, creata all'Opéra Bastille di Parigi nell'ottobre 2015. Sempre con la Cie Greffe, coordina l'organizzazione di classi giornaliere e workshop occasionali con artisti ospiti, nell'ambito del progetto di formazione di danzatori professionisti che la compagnia ha implementato nei suoi studi.

Shadowpieces VI – Fête en blanc
coreografia Cindy Van Acker in stretta collaborazione con la danzatrice
interpretazione Sonia Garcia
musica Eliane Radigue - Opus 17/ Etude, scelta da Sonia Garcia

“Prima di iniziare questa danza, cerco di vedere lo spazio davanti a me come un ricordo, come se tutto quello che è successo qui avesse lasciato tracce. E anche il mio corpo contiene il ricordo di tutto quello che ho fatto, che ho visto. Così, prima di iniziare questa danza, cerco di prendere in considerazione ciò che è già lì nello spazio e nel mio corpo e, quando sento che sta diventando più un'idea che una sensazione, allora devo lanciarmi. Mi avvicino al giradischi ed estraggo il vinile dalla custodia. Metto la musica. Si susseguono quindi 99 frammenti, gesti che testimoniano una memoria più o meno chiara, segni della storia sconosciuta di un luogo, o di un corpo. Non c'è preoccupazione, ricerca, solennità o particolare gioia nel sollevare queste tracce. Succede e basta. Figure più o meno lontane appaiono, si sovrappongono, scompaiono, convivono nella loro permanenza. Senza nessuna gerarchia, le forme astratte fanno seguito a gesti espressionisti, le situazioni si intrecciano... tutto si apre.”
– Sonia Garcia

Ballerina e coreografa, studia danza al Conservatorio di Montpellier, al Conservatorio di Lione e al CNDC di Angers, sotto la direzione di Emmanuelle Huynh, dove crea il solo Sens in collaborazione con l'artista Salome Genes. Come interprete, lavora con Olga Dukhovnaya (KOROWOD), Katerina Andreou (SABLE), Julie Nioche (Sensationnelle, Les Sisyphes), Emmanuelle Huynh (TOZAI! ...), Emmanuel Eggermont (Πόλις - Polis), Rémy Heir (Relier les traces) e Cindy Van Acker (Speechless Voices). Dopo la laurea in arti dello spettacolo all'Università di Parigi 8, si trasferisce a Bordeaux dove crea l'associazione La Tierce con Séverine Lefèvre e Charles Pietri. Insieme, tra il 2013 e il 2018, creano gli spettacoli e le opere Extraction, En Creux, Inaugural, ÉCRITURES e D'après nature. Nel 2015 lanciano le PRAXIS, serate dedicate alla ricerca coreografica, invitando diversi artisti a "fare un tentativo" per alcuni giorni e poi mettere in scena la loro ricerca.

Shadowpieces IX – Verso
coreografia Cindy Van Acker in stretta collaborazione con la danzatrice
interpretazione Anna Massoni
musica Arnold Schoenberg - Drei Klavierstücke, Opus 11, scelta da Anna Massoni

“Un suolo, una pagina su cui sono disposti i passi, uno a uno, note e segni sullo spartito. Passeggiata ai margini del mostrato e del nascosto. Le dita sul pianoforte, come tutto il corpo, danno e prendono. Ci sono questi tre pezzi che bisogna tagliare per ascoltare, sbriciolare poi attraversare, e questo dipinto di Schönberg, Autoritratto da dietro.” 
– Anna Massoni 

Nata a Parigi nel 1985, è danzatrice e coreografa. Studia danza contemporanea al CNSMD di Lione. Nel 2007 partecipa al programma Danceweb/ Impulstanz. Lavora come interprete per Johanne Saunier e Jim Clayburgh, Yuval Pick, Noé Soulier, Vincent Weber, Simone Truong. In qualità di coreografa, crea L'An 2 (2009) in collaborazione con Ana Hervier e Marie-Lise Naud, Chants (2011), (To) Come and See (2015) in collaborazione con Simone Truong, Adina Secretan, Elpida Orfanidou e Eilit Maarom, Ornement (2016) in collaborazione con Vania Vaneau. Il suo primo assolo, Notte, è del 2019. Allo stesso tempo, ottiene una laurea in filosofia all’Università di Tolosa (2007-2010) e partecipa alla creazione di LIEUES a Lione, uno spazio artistico di ricerca e insegnamento. Fonda la rivista Rodéo con un gruppo di artisti, e sviluppa un lavoro grafico in collaborazione con Sandra Pasini per la casa editrice Trente- trois morceaux.