Tra i lavori più conosciuti di Milo Rau, Hate Radio racconta la storia di RTLM/ Radio-Télévision Libre des Mille Collines, stazione radio ruandese che giocò un ruolo cruciale nel genocidio della minoranza Tutsi nel 1994, strage enorme che causò la morte di circa un milione di persone.
Fu proprio la radio il più potente strumento di propaganda violenta. Gli operatori della stazione radiofonica prepararono il genocidio per mesi, integrando nella propria programmazione musica, sport, comunicati politici e vere e proprie istigazioni all’omicidio.
Hate Radio si concentra sulla messa in scena di uno show della RTLM condotto da tre estremisti di etnia Hutu e dell’italo-belga Georges Ruggiu, ricostruendo filologicamente il contesto e portando in scena alcuni dei superstiti.
Come funziona il processo di affermazione dell’ideologia razzista? Come è possibile che l’individuo perda completamente la sua umanità? Ricorrendo a documenti e testimonianze dirette, l’opera del pluripremiato regista svizzero cerca di dare una risposta a questi interrogativi lasciando che gli spettatori facciano esperienza diretta di quanto accaduto.