Short Skin è un utopistico catalogo sull’energia incontrollabile e meravigliosa della giovinezza, sulla paura di dover rinunciare un giorno ad essa e sul terrore che tutto possa al contempo rimanere sempre così.
Sono tra noi. E noi prima o poi siamo stati come loro. Lo sguardo affettuoso da entomologi dell’animo si posa su quell’età̀ che tutti prima o poi attraversiamo e che abita mondi e regole così diversi che nessun giudizio avrebbe senso, l’adolescenza. In scena una selezione pop e alta di segnali e segni che possano essere rappresentativi di quella fase tanto unica e preziosa della formazione dell’individuo. E, forse, non può esserci momento più propizio per tentare di definire i connotati degli adolescenti: oggi l’adolescente è infatti abbastanza fermo, gli piace essere osservato e studiato. Corpi che cambiano, capelli che non vogliono essere addomesticati, appetiti insaziabili di ogni genere, attrazione, bisogni, identità, linguaggio, musica, spazi, rifiuti, rinunce, perdite, smarrimenti e… gli “altri”, coloro che pensano di dominare ancora questo pianeta. E alla fine essere capaci di sorridere, soffrire e per un solo attimo, amare come loro.